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Come riconoscere una colica gassosa

Si parla di colica gassosa con riferimento allo spasmo violento e repentino che riguarda addome e reni; si tratta di una patologia che può avere diverse cause ed è collegata a malattie infiammatorie dell’intestino. Le statistiche dimostrano che le coliche gassose interessano principalmente neonati e bambini, il cui sistema digestivo non è ancora sviluppato. I forti spasmi arrecano dolore addominale al neonato, spingendolo a piegare le gambe verso l’addome, a causa dell’incapacità di riuscire a distenderlo; a ciò si uniscono ripetute emissioni di gas che portano un senso di liberazione del paziente.

Come si manifesta?

Nei neonati, che non sanno ancora parlare, la diagnosi si basa sull’osservazione del comportamento del paziente. Si cerca di escludere tutte le cause che possono essere collegate al dolore addominale (come ostruzioni intestinali o ernie); una volta fatto ciò, se i sintomi durano per almeno 3 giorni, si conclude che si tratta di una colica. Per quanto riguarda la presenza di gas intestinali, si ritiene che essa possa essere causata dal latte materno (che fermenta nello stomaco del bambino) o dall’aria ingurgitata durante le poppate e il pianto. Non si può escludere che il mancato ruttino dopo la poppata e l’esposizione al fumo di sigaretta possano arrecare danno al piccolo.

Per evitare le coliche, parti dall’alimentazione

È importante curare la propria alimentazione, specie se è ancora in corso l’allattamento. Si suggerisce di evitare cibi allergizzanti come arachidi, crostacei, grano, latte, soia e uova. Per quanto concerne il dolore del neonato, si possono praticare massaggi utili ad alleviare il dolore; in farmacia è possibile acquistare probiotici, in seguito a consulto con il pediatra.